Cosa Crediamo

In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verità, l'evangelo della vostra salvezza e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa. (Ef.1:13)

La sola autorità superiore è quella della Scrittura, e dello Spirito Santo. Non esiste una "confessione di fede" scritta, ritenendo sempre l'intera Scrittura - e solo essa - in quanto Parola ispirata da Dio, l'unico punto di riferimento per la vita dei singoli cristiani e della chiesa.

Le dottrine principali in cui le Assemblee si riconoscono rimangono tuttavia quelle classiche della Riforma: la Bibbia quale unica e somma fonte d'autorità, Cristo Gesù, Figlio di Dio eterno e Dio Egli stesso, incarnatosi nel seno di Maria vergine, morto per i peccati di tutti gli uomini, risorto e asceso al cielo; Egli è il solo Salvatore e Redentore dell'umanità, e il solo mediatore fra Dio e gli uomini.

La salvezza è un dono, reso possibile grazie alla morte di Cristo sulla croce e alla Sua resurrezione - offerto da Dio a tutti gli esseri umani; la fede in Cristo è la sola condizione - assolutamente necessaria e pienamente sufficiente - per cui ogni essere umano è chiamato a ricevere questo dono. Altra dottrina peculiare e caratteristica delle Assemblee dei Fratelli è che tale salvezza, una volta ricevuta in dono per la fede in Cristo, non può più essere perduta dal credente (certezza della salvezza).

Lo Spirito Santo, Egli stesso Dio, terza persona della Deità (Trinità), è stato donato alla Chiesa il giorno di Pentecoste (libro degli Atti, cap. 2), e ancora oggi, quando qualcuno accetta la Salvezza in Cristo, sperimenta il battesimo in quello stesso, medesimo Spirito, dal quale riceverà anche i doni che sarà chiamato a mettere al servizio per l'utile comune. In tempi e momenti noti solo a Dio Padre, Cristo tornerà su questa terra per instaurare il Suo Regno di pace e di giustizia.

Il battesimo, praticato esclusivamente dai credenti adulti che hanno accettato Cristo come loro personale Salvatore e Signore, e sempre per immersione totale, è il primo atto di testimonianza pubblica del credente.

Ogni domenica tutti i credenti si riuniscono per celebrare il culto al Signore, costituito da un momento di libera e spontanea adorazione in cui tutti i credenti possono pregare, proporre dei canti o delle letture bibliche, che culmina con la celebrazione della Cena del Signore, la condivisione del pane e del vino (che hanno valore puramente simbolico - nessuna trasformazione avviene in tali simboli nel momento della celebrazione della Cena) .

Le Chiese dei Fratelli sono di tipo "congregazionalista" - ed è questa la ragione fondamentale per cui è più corretto usare il plurale: non esiste "la" Chiesa dei Fratelli in Italia, ma esistono diverse Chiese dei Fratelli, comunità locali strette da vincoli di amicizia e comunione ma che si reggono ciascuna autonomamente dalle altre e senza vincoli di tipo gerarchico. L'organo decisionale di solito è costituito dall'Assemblea di Chiesa, coadiuvata da un gruppo di fratelli "anziani".